Un libro splendido quello che Tonino Tognana ha dato alle stampe con il supporto editoriale di Libreria Automotoclub Storico Italiano alla vigilia dei quarant’anni dai trionfi 1982.
In effetti quella rimane una stagione memorabile. Nata già nel 1978, la “Ferrarally”, ovvero la 308 GTB ideata da Giuliano Michelotto, solo quell’anno viene impegnata nel campionato italiano rally con un programma di alto profilo, targato Jolly Club. Una scelta logica nella transizione tra il 131 Abarth e la nuova 037 disponibile a stagione inoltrata, che suscita grandi entusiasmi. Anche la scelta del pilota non è casuale. Vudafieri che ha vinto il titolo italiano nel 1980 e quello europeo nel 1981, si è ritagliato un piccolo spazio nei programmi Martini, Cerrato, reduce da una stagione non felice è rientrato in Opel, squadra nella quale ci sono anche “Tony” Fassina e “Lucky” . Alla fine si opta per Tonino Tognana, il ventisettenne pilota trevigiano, reduce da quattro stagioni: due con l’Opel Kadett e due con la 131 Abarth.
Un compito non facile quello di Tonino, affrontato con grande professionalità, che si è integrata alla perfezione con Jolly Club e Micheleotto e ovviamente con il nuovo “naviga” Massimo De Antoni, padovano. Ma anche con tanta “leggerezza”, almeno all’esterno che gli sono valse tante amicizie, a partire da “Ciccio”, alias Francesco Liberto, il calzolaio dei campioni di Cefalù, leggerezza che mantiene tuttora che è una affermato capitano d’industria.
Il resto è tutto nel libro: la cavalcata vincente alla Targa Florio, i bocconi amari nelle isole, e soprattutto a Biella, dove aveva già in cassetto gara e titolo. Poi il finale con la “politica” con la macchinazione per “rubare” il titolo alla Ferrari. Tentativo vano al cospetto della storia, perché quel titolo Tognana e Micheletto l’hanno costruito con la Ferrari 308 GTB.
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